10th International Workshop on Grapevine Trunk Diseases, Reims, France, 4–7 July 2017

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Sviluppare un sistema di erogazione per il controllo delle malattie delle piante: dal controllo dei patogeni fogliari al controllo delle malattie del tronco della vite in vivaio.

E. BATTISTON1-3, L. MUGNAI1, M. NOCENTINI1, T. CINELLI1, F. OSTI2, F. FONTAINE3 and S. DI MARCO2. 1Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DiSPAA) - Sez. Patologia vegetale ed Entomologia, Università degli Studi di Firenze, P.le delle Cascine 28, 50144 Firenze, Italy; 2URVVC EA 4707, Laboratoire Stress, Défenses et Reproduction des Plantes, Université de Reims Champagne-Ardenne, BP 1039, 51687 Reims Cedex 2, France; 3Istituto di Biometeorologia (IBIMET), CNR, Via Gobetti 101, 40129 Bologna, Italy.


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La gestione delle malattie del tronco della vite presenta diversi aspetti critici, tra i quali uno dei principali è rappresentato dalla mancanza di prodotti adeguati, a bassa tossicità ma di buona efficacia.
Ciò indicava la necessità di indagare sull'applicabilità, per la protezione delle piante, di cristalli inorganici microstrutturati che si basano su una specifica fase apatitica del fosfato di calcio (carbonato-idrossiapatite - CHA) e che sono già usati in campo medico. A tal fine, sono state preparate diverse formulazioni, funzionalizzando CHA con due diversi sali di rame (solfato tribasico e solfato pentaidrato) e caricando successivamente solfato di zinco e un olio essenziale di produzione commerciale. Le formulazioni sono state applicate con successo in test sulla vite relativi al controllo della muffa da peronospora, per indagare sulle loro proprietà di somministrazione di farmaci per il miglioramento dell'efficacia di sostanze bioattive. Le formulazioni più stabili sono state ottenute con solfato tribasico di rame e con solfato di zinco. L'olio essenziale sembra legarsi con CHA soltanto attraverso delle interazioni fisiche. Le formulazioni sono state testate anche in vitro per valutarne la possibile applicazione nel controllo dei patogeni delle GTD nei vivai. Dei test sull’inibizione della crescita sono stati effettuati su Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium minimo e Neofusicoccum parvum ed anche su Botrytis cinerea, data la grande rilevanza di questo agente patogeno nei vivai. I test in vitro hanno dimostrato che il CHA stimolava la crescita di tutti i funghi valutati e che la formulazione più efficiente era basata su CHA e solfato di rame, seguita dalla formulazione a base di CHA e solfato tribasico di rame.
Le formulazioni sono state applicate in vivaio durante l'idratazione del materiale di propagazione, una parte delle stesse è stata successivamente inoculata artificialmente con P. chlamydospora.
Nessuno dei trattamenti ha mostrato un effetto fitotossico sulla crescita e sulla resa delle piante.
Alcuni campioni di foglie sono stati prelevati dalle piante per l’analisi trascrittomica (RT-PCR), al fine di valutarne l'effetto sulla risposta di difesa delle piante. Inoltre, sono stati ottenuti i dati sul nuovo isolamento della P. chlamydospora dal materiale di propagazione inoculato.
Il nuovo isolamento dell'agente patogeno ha confermato i risultati dei test in vitro, rivelando il mancato effetto tossico del CHA puro e il positivo controllo dei patogeni potenziato dalla formulazione CHA solfato pentaidrato di rame.
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Vol. 56, No . 3, December, 2017